lunedì 29 maggio 2017

Recensione: Juvenilia di Charlotte Brontë


Il segreto, Lily Hart, Henry Hastings e Caroline Vernon sono i quattro racconti che compongono la più recente raccolta di Juvenilia di Charlotte Brontё tradotta e curata interamente dalla Prof.ssa e studiosa Maddalena De Leo ed edita da Robin Edizioni. Tutti facenti parte del cosiddetto ciclo di Angria, i primi due racconti furono scritti da Charlotte Brontё nel 1833 mentre gli ultimi due sei anni dopo, nel 1839. Di questi, la vera novità per i lettori italiani è l’ultimo racconto, Caroline Vernon, pubblicato per la prima volta nella nostra lingua. 

Protagonista ricorrente dell’intera saga è il Duca di Zamorna, uomo valoroso e grande conquistatore molto ammirato dall’autrice.

Il segreto è un avvincente racconto ricco di suspense che mostra i tratti gotici e le figure misteriose che diventeranno alcune delle caratteristiche tipiche della scrittura adulta di Charlotte Brontë. L’esistenza tranquilla e felice di Marian, marchesa di Douro e moglie di Zamorna, è messa in subbuglio dal ritorno della signorina Foxley, sua ex istitutrice. Quest’ultima è determinata a rovinare l’armonia della famigliola per essere stata, anni prima, respinta proprio dal Duca e rivela alla marchesa un segreto che ha a che fare con Henry Percy, suo promesso sposo che tutti ritenevano annegato in un viaggio per mare ma che è misteriosamente ricomparso. 

Lily Hart è un racconto breve, delicato e romantico che narra di un matrimonio segreto per coronare un sogno d’amore. Una storia semplice, una fiaba che si legge velocemente.

Henry Hastings è un fuggitivo, un ricercato accusato di omicidio, vittima degli eccessi e della depravazione che rischia la pena capitale. Sua sorella Elizabeth, la vera protagonista di queste pagine, pur di salvarlo lo nasconde temporaneamente in casa sua, ma non tutto va per il verso giusto. Siamo dinanzi a un racconto ricco di spunti autobiografici che riflette chiaramente il rapporto tra Charlotte e suo fratello Branwell Brontë che in quegli anni andava deteriorandosi. Branwell come Henry sembrava essere il più promettente membro della famiglia fino a quando l’alcol e l’oppio lo condussero all’autodistruzione. I due fratelli del racconto, come quelli della realtà, prendono strade diverse ma quando la vicenda sembra volgere al termine per Elizabeth arriva l’amore, quello vero ma anche impossibile da realizzare. Le pagine conclusive possiedono grande intensità. Elizabeth Hastings si può ritenere una prima Jane Eyre, una donna che non ha paura di lottare, che non teme la rinuncia e orgogliosamente antepone la propria dignità alla felicità. 

L’ultimo racconto appartenente alla saga di Angria, Caroline Vernon, segna il passaggio dagli scritti giovanili alla maturità artistica dell’autrice. È quasi un romanzo breve che ripercorre la storia di Caroline, figlia del Conte di Northangerland e di Louisa Vernon, sua amante. Affidata alle cure del Duca di Zamorna che ha sposato la prima figlia del conte, Marian, la giovane Caroline prova un’inspiegabile attrazione per il suo tutore. La protagonista è giovane, annoiata, frustrata dalla vita di campagna e si lascia condurre dal padre nei lussuosi salotti parigini dei quali si stanca molto presto per far ritorno ad Angria e qui prendere di petto il proprio destino e suoi più nascosti desideri. Caroline Vernon certamente si differenzia dalle svenevoli dame dei palazzi dorati che appaiono nei precedenti racconti angriani e mostra di avere carattere. Il testo contiene una forte carica sessuale ma non possiede a mio parere una reale conclusione.

Juvenilia è una raccolta imperdibile per gli appassionati di Charlotte Brontё che trascina il lettore nel mondo fantastico dell’autrice inglese ove risiedono i germi della sua scrittura adulta. 



Nessun commento:

Posta un commento