Buon giorno brontëane/i e ben ritrovae/i,
circa un anno fa, su questo mio piccolo spazio dedicato alle sorelle più celebri della letteratura (QUI), vi ho presentato il primo volume (di tre) dell'epistolario completo di Charlotte Brontë, Lettere di Charlotte Brontë 1829 - 1847, tradotto per la prima volta in italiano da Alessandranna D'Auria ed edito da Darcy Edizioni. Da alcuni giorni, sulla mia scrivania è finalmente arrivato il vol.2, Lettere di Charlotte Brontë 1848 - 1850.
Oggi, con rinnovata emozione, condivido con voi la seconda parte di una fatica letteraria che ha impegnato, e impegnerà ancora per un po', la traduttrice e la sottoscritta, poiché è mio l'onore di curare la corrispondenza di Charlotte Brontë. Per questo secondo volume, che vi presento in foto, ho avuto anche il piacere di scrivere la mia prima prefazione.
Le presenti epistole sono, a mio parere, le più belle dell'intera produzione e rappresentano un biennio intenso, poiché in esse possiamo leggere del dolore silenzioso e devastante che Charlotte Brontë provò negli anni in cui perse le sue amate sorelle e nei quali fieramente realizzò il suo sogno di diventare un'autrice affermata.
"I due esseri umani che mi hanno capita e che io ho compreso sono morti. Ho ancora qualcuno che mi ama e che io amo senza aspettarmi, o avere il diritto di aspettare che mi capisca perfettamente. Sono soddisfatta, ma devo avere carta bianca per scrivere."
Charlotte Brontë, 21 settembre 1849
Scrisse della malattia, del pianto, della solitudine. E scrisse della volontà, della caparbietà, di segreti, di verità, di dubbi e forza interiore, di sicurezze e debolezza d’animo. Per quanto nei suoi romanzi Charlotte Brontë abbia riversato ogni cosa di sé, anche negandolo, è nelle lettere inviate alle persone che la circondavano, a dirci proprio tutto, tutte le sue verità, tutte le sue bugie. Secondo volume (1848-1850) di tre.
"Currer Bell non si strugge il cuore sull'opinione di un pubblico discriminante. Se i suoi amici obiettano sulle sue opere se ne dispiace, ma egli non cambierà nulla. Quel che è scritto è scritto e la sua coscienza è molto serena."
Charlotte Brontë, 14 febbraio 1850
Charlotte Brontë, 22 maggio 1850
"Non importa se conosciuta o no, se equivocata o no, sono decisa a non scrivere diversamente.
Mi piegherò verso dove protende il mio potere."
Charlotte Brontë, 21 settembre 1849
Nessun commento:
Posta un commento